L’Istituto Rezzara, coadiuvato dal Museo Diocesano, organizza visite alla Chiesa della Madonna delle Grazie ogni primo sabato del mese, dalle 9.30 alle 11.00.
L’Istituto Rezzara ha sede presso palazzo Nado e l’annessa chiesa delle Grazie: tale complesso è mantenuto efficiente e utilizzato per le varie attività in programma.
La chiesa ha una storia illustre e risulta notevole all’interno del panorama artistico vicentino. I lavori di costruzione si avviano nei primi decenni del Cinquecento ad opera dei Gerolimini di Fiesole, insediatisi a Vicenza a partire dal 1494. Soppressa nel 1668 dal Governo veneziano la congregazione, la chiesa passò ai Gerolimini del beato Gambacorta da Pisa, soppressi a loro volta nel 1772. La chiesa e il convento furono dunque acquistati dal medico vicentino Giovanni Maria Pigatti; la figlia di quest’ultimo vendeva poi il complesso a Francesco Nado, il quale istituiva l’Opera Pia Francesco Nado (1810-12).
Ad Orazio Marinali spetta il fantasioso tabernacolo, eseguito tra 1687 e 1688. La parte superiore retrostante è un’edicola con colonne corinzie ed elementi dorati; entro l’arco sta, al centro, la Madonna con il Bambino, statua di squisita eleganza odiernamente attribuita a un maestro veneziano (1430 – 1440). Dei molti dipinti testimoniati dalle fonti ne rimangono solo alcuni: un Cristo nell’Orto attribuito a Leandro Bassano, una Natività (copia da Jacopo Bassano), una Trinità con in basso i Santi e una Salita al Calvario di Alessandro Maganza e bottega. Il ciclo della Vita di Maria, sul lato sinistro, è realizzato da Antonio Conquinati intorno al 1634, mentre il Sant’Agostino è ascritto ad un anonimo pittore settecentesco.
La Chiesa avrà anche un percorso dedicato in una giornata del FAI di primavera.