pp. VIII-260, € 4,30.
Il volume raccoglie uno studio sui temi proposti dall’enciclica di Paolo VI: la carità fondamento dello sviluppo dei popoli, il concetto di sviluppo, la sociologia del sapere e il pluralismo religioso, i rapporti tra i popoli di diversa cultura, la responsabilità ed il progresso nella unitarietà umana, l’umanesimo plenario come via alla pace.
Fuori collana
AA.VV., IL DIALOGO FRA LE CULTURE
pp. VIII-258, € 6,30.
Il preoccupante acuirsi ed estendersi delle incomprensioni e dei contrasti tra i popoli impediscono un autentico dialogo umano. Gli studi della pubblicazione presentano e valutano le tensioni unitarie del mondo contemporaneo e l’universalismo dei vari popoli per giungere a esaminare la possibilità di un rapporto dialogico delle culture al di là di un universalismo basato sul fatto puramente politico-giuridico-economico.
AA.VV., NUOVE FRONTIERE DELL’INTERNAZIONALISMO
pp. VIII-528, € 6,30.
Dal volume emerge l’esigenza di abbandonare definitivamente il vecchio concetto di internazionalismo, inteso come complesso di relazioni fra Stati sovrani, come frutto soltanto di mutue concessioni di volta in volta pattuite, per sostituirlo con l’accettazione comune di alcune strutture giuridiche considerate sovrannazionali. Il maturare e il diffondersi di una coscienza comunitaria che superi i limiti e gli interessi nazionalistici porterà gradualmente alla soluzione del problema, che la storia oggi pone in termini irreversibili.
UN INTERNAZIONALISMO DA COSTRUIRE
pp. VIII-432, € 6,30.
Il volume evidenzia come l’internazionalismo, inteso quale insieme di relazioni tra gli Stati sovrani, sia contradditorio, compromesso da interessi opposti ed estremamente fragile. Nella prospettiva di una graduale affermazione dell’universalismo, si ricercano gli strumenti e le iniziative idonee per impedire e superare il frazionamento e l’isolamento delle comunità politiche in modo da avviare concretamente l’integrazione della società umana.
AA.VV., L’INFORMAZIONE E LO SVILUPPO DEI POPOLI
pp. V-412, € 6,30.
La circolarità dell’informazione, liberata dalla mortificazione dei monopoli nazionali e internazionali esprime la crescita civile. I popoli, così, possono uscire dal sottosviluppo attraverso una crescita e un’apertura ai problemi mondiali, un inserimento effettivo nella comunità mondiale. Partendo dall’analisi delle correlazioni esistenti tra informazione, civiltà e progresso, emergono le condizioni indispensabili perché l’informazione promuova la partecipazione solidale allo sviluppo tecnico e civile.
AA.VV., PROSPETTIVE INTERNAZIONALI PER LA SCUOLA DI DOMANI,
pp. V-346, € 6,30.
La scuola va ripensata con un necessario riferimento alla società con la quale ha uno stretto rapporto, aderente agli insegnamenti della vita, ma senza autodidattismo;
deve essere capace di modificare le vecchie strutture, senza sostituire i metodi che sollecitano l’alunno alla riflessione, alla personale ricerca, alla valutazione critica dei messaggi. Idealmente, quindi, una scuola aperta, pienamente inserita nella “educazione permanente”, che intende raggiungere l’uomo secondo la felice indicazione del “Rapporto Faure”: apprendre à être.