ISBN 88-86590-94-5, pp. 168, foto 159, € 20,00.
Il progresso ha radicalmente cambiato la vita, offrendo beni un tempo impensati, ma anche ha sconvolto i ritmi della vita, il costume, i valori. Il vestito è uno strumento di protezione, è anche il primo messaggio nella relazione, espressione di differenziazione sessuale e sociale, economica
e di età. Nelle società del passato la distinzione rigida era fra aristocrazia e popolo; nelle società democratiche tali differenziazioni sembrano crollate, per dare spazio ad altre dettate dal mercato:
le aristocrazie della ricchezza e della nobiltà perdono d’importanza e al loro posto si collocano i consumi, l’immagine, l’informazione e lo spettacolo. Dalla ricerca sul modo di vestire e di adornarsi di ieri e di oggi sono emersi i grandi mutamenti sociali avvenuti nelle ultime generazioni: da un sistema autoritario si è passati ad uno democratico; da un costume dai tratti omogenei si è giunti ad un pluralismo caratterizzato dalla soggettività; dal controllo sociale si è pervenuti alla piena emancipazione individuale. Il risultato è una maggiore libertà e responsabilizzazione di tutti, ma anche il diffondersi del senso di solitudine, di incomunicabilità, la perdita di identità. I vestiti e
gli ornamenti di oggi, rispetto a quelli di ieri, forse sono tutto ciò, anche se l’elemento più appariscente è il carattere trasgressivo rispetto al costume del passato.